Perchè certi sogni durano il tempo di un flash? Caro Papà, stanotte ti ho sognato... Mi sei apparso giovane e sorridente, nel pieno della forma... Mi leggevi una delle tue poesie! Subito mi sono svegliato e... ti ho perso! E' la terza volta che succede da quando non ci sei più e sempre mi rammarica il fatto che, al tuo apparire, mi sveglio di soprassalto e in me soltanto un brevissimo frammento del nostro incontro..appunto un flash! Ti ho visto in una luce, sorridente mentre mi scandivi i versi di una delle tue poesie che per me è la più bella... Per tanti motivi. Sono certo che ti sei manifestato stanotte perchè ieri ho fatto qualcosa che sicuramente hai apprezzato. Questa tua apparizione mi convince che il Paradiso esiste davvero! Alla prossima...
sabato 18 luglio 2015
domenica 5 luglio 2015
La stampa indipendente
Facendo una ricerca su Piano di Sorrento ho ritrovato una copia del giornale "Il Carottese" del 1990 (Gennaio-Febbraio) in cui è stata pubblicata una poesia scritta da Papà intitolata "La stampa indipendente", un tema che, evidentemente, anche allora era molto sentito e non ha mai finito di essere attuale come le considerazioni che possiamo fare dalla lettura di questo brano.
La stampa indipendente
non è fatta di carta.
Non è un quotidiano
nè un settimanale
nè tanto meno un mensile.
La stampa indipendente
non è un manifesto
nè un volantino
nè, tanto meno
la RAI-TV.
Non è un canale privato.
Berlusconi non c'entra.
La stampa indipendente
è la faccia della gente
che torna a casa dal mercato
con la busta di plastica,
che sta in fila negli uffici
senza avere soddisfazione,
che non riesce a quadrare il bilancio,
che non trova medici competenti
nè infermieri premurosi
nè casa per i figli.
La stampa indipendente
è la faccia dei miliardari,
è la faccia dei disoccupati,
è la strada come una jungla
di piccoli e grossi delinquenti,
tra topacci e discariche puzzolenti.
Parlano come stampa indipendente
i prepotenti nei vagoni no smoke,
con i piedacci sui sedili,
e quei giovanottelli alla deriva
che imbrattano i muri
ed amoreggiano stanchi
qua e là come randagi.
La stampa indipendente
è la faccia maligna del potere,
dell'elettore stanco e sfiduciato,
del mafioso destinato alla lupara,
dell'onorevole menefreghista
e sornione
dopo le promesse demagogiche
delle ultime elezioni
(e delle penultime!).
La stampa indipendente
sono gli Italiani
che si insultano a vicenda,
si derubano e si uccidono.
La stampa indipendente
è fatta di fatti
che stanno imparando a leggere
specialmente gli analfabeti.
Paolo Califano
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