sabato 26 settembre 2009

Scajola non cada nella trappola del servo sciocco...Bisogna reagire, uomini di buona volontà!

Perchè il Ministro Claudio Scajola ha convocato i vertici della RAI per esaminare il caso "Anno Zero" all'indomani della prima puntata della nuova edizione del programma di Michele Santoro, che ha ottenuto altissimi indici di ascolto, affrontando il tema di stringente attualità come la censura all'informazione?
Sicuramente il Ministro ha dato seguito a un ordine impartitogli dalle alte sfere del PDL, cioè dal Presidente Silvio Berlusconi, la cui immagine è escita ulteriormente squalificata dalla messa in onda del suo intervento in conferenza stampa al fianco del primo ministro spagnolo Zapatero rendendosi effettivamente ridicolo agli occhi di qualunque persona dotata di buon senso e di buona volontà.
Scajola, di antica tradizione democristiana e aduso a misurar le parole che seguono soltanto previa connessione con il sistema cerebrale, questa volta sembra non si sia potuto tirare indietro perchè il PDL non è un partito democratico, ma l'esercito di un generale che impartisce ordini da eseguirsi tambur battente e a prescindere...
Mica è colpa di Santoro, di Anno Zero o di chiunque altro se Berlusconi dà continuamente luogo a queste squallide esibizioni che resteranno negli annali della politica-spettacolo all'italiana?
E' questo quello di cui non sembrano rendersi conto i fedelissimi del Capo, il suo entourage...O piuttosto fingono di non comprenderlo! Si risparmierebbero miliardi di parole e di polemiche soltanto se Berlusconi comprendesse che cosa significhi essere Capo del Governo, quali sono gli obblighi che incombono sulla sua persona pubblica e come le implicazioni derivanti da comportamenti privati moralmente discutibili anche se non illegittimi (altri invece si) per mettere fine a tutta questa storia e parlare di cose concrete.
Invece su tutto prevale il gossip che proprio Berlusconi alimenta a ciclio continuo perchè Egli non ha senso dello Stato, nè rispetto per le Istituzioni e consapevolezza dei tanti limiti che la democrazia impone a chi nè dev'essere il supremo inteprete nell'interesse del Paese.
Secondo noi, perchè siamo persone di buon senso, Berlusconi Premier non è libero di ricevere a casa sua prostitute; non è libero di ricevere e intrattenersi in frequentazioni con manager imbroglioni che usano la cocaina per "drogare" il contesto in cui vivono e operano. Berlusconi non può ricevere nelle sue residenze e intrattenersi con chiunque non abbia comportamenti irrepresenibili: altrimenti potrebbe farsela con stallieri alla Mangano, con mafiosi, camorristi e ndraghetisti, golpisti e piduisti.
"Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei?" recitava l'antico e veritiero adagio popolare.
I suoi sarebbero sempre comportamenti normali? E se le fa lui certe cose, perchè non le devono fare anche gli altri: i Ministri, il Capo dello Stato e quello della Polizia, il Governatore di una Regione e il Rettore di un'Università?
Questo deve capire Berlusconi, che lui resta un uomo pubblico investito di poteri e responsabilità straordinarie con l'obbligo di esercitarle nel massimo rispetto (e anche nei limiti) di tutti i cittadini premurandosi di non farci sospettare che le sue "ambigue frequentazioni" possano nascondere un potenziale pericolo per il Paese per i suoi interessi.
Sta tutto qua il ragionamento e il fallimento del PDL, nel quale pure tanti Italiani hanno creduto.
E' inevitabile di fronte a comportamenti così irresponsabili e pregiudizievoli degli interessi generali che il Paese sappia! Altro che censura!
Allora Scajola non cada nella trappola, almeno se non è ancora del tutto ostaggio del sistema-Berlusconi, di aggredire un programma Tv solo perchè ha mostrato il vero, quanto accaduto, detto e fatto direttamente da Berlusconi&Co, non già prodotto dai giornalisti, ma dal suo Capo di partito e di Governo!
Chi ci conosce sa che non parliamo per pregiudizio, ma attenendoci rigorosamente ai fatti e nel rispetto di quel senso morale, civico e politico, cui abbiamo improntato la nostra esistenza e le nostre relazioni, pubbliche e private, di ieri e di oggi.
C'è necessità assoluta di normalizzare il Paese, di restituirgli la voglia di confrontarsi liberamente per recuperare stimoli, capacità di reagire e soprattutto di competere sugli scenari globali che stanno ammzzando l'umanità. Purtroppo abbiamo troppo poco tempo per riuscire nell'impresa e questa gente, con queste chiacchiere ci nasconde la verità e ci offusca la mente mettendo a rischio la nostra esistenza.

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