sabato 26 dicembre 2015

Il nostro primo Natale senza Papà

Dal 1960 è questo il primo Natale senza di te, Papà, e la tua assenza ha pesato tanto nonostante abbiamo cercato di non farlo apparire soprattutto a Mamma. Certamente ci hai benedetto da lassù e il tuo presepe è stato fatto, al solito posto, dove sotto il nostro braccio andavi ad inchinarti più volte al giorno per ammirare Giuseppe e Maria col Bambinello antico che per tutti noi è una reliquia che custodiamo gelosamente. Un bambinello antico che abbiamo portato in processione quando vivemo tutti insieme nella nostra casa a Piazza Cota e poi a Via delle Rose.

domenica 1 novembre 2015

Una visita fuori orario...

Festività di tutti i Santi (ci hai insegnato che ci si scambia gli auguri perchè è l'onomastico di tutti), visita al Cimitero per la ricorrenza dei Defunti il 2 Novembre...domani. Non c'ero mai stato di sera al Cimitero per vedere l'effetto che fa a girare tra le tombe dei residenti nell'ultima dimora. Così ho pensato di farti un'altra visita quando mancavano ormai pochi minuti alla chiusura di questa casa molto speciale. Accendere un lumino, recitare un requiem aeternam e trascorrere con te qualche minuto alla vigilia della Festa che domani richiamerà folle di viventi in tutti i Cimiteri allestiti di fiori e di luci, un luogo dove ricordi e affetti alimentano il rito di questa cristiana devozione.

venerdì 14 agosto 2015

L'arancio very nice

"Un arancio era il più bello del giardino, tanto che tutti lo ammiravano, specialmente le straniere quando passavano in comitiva. "Nice! Nice! Very Nice!" esclamavano e si guardavano negli occhi azzurri. Ma ci fu un lungo periodo di siccità, così lungo che molti alberi cominciarono a perdere le foglie, a invecchiare, a imbrutire. Il contadino cercò di salvarli, poi si decise a piantar nuovi alberelli. Il vecchio arancio, turbato dalla bellezza degli aranci giovinetti che lo circondavano carichi di foglie verdi e fiori bianchi e profumati, li ebbe tanto in astio e provò tanto dispetto che le poche foglie rimaste ingiallirono di livore, si accartocciarono e lo stesso tronco si chiuse del tutto alla linfa vitale. Fu così che il contadino decise di tagliarlo e farne legna da rdere per la vicina pizzeria.
Questa favola insegna che non c'è cosa più brutta dei vecchi che non sanno invecchiare". 
(Paolo Califano 1993)

sabato 18 luglio 2015

Stanotte ti ho sognato!

Perchè certi sogni durano il tempo di un flash? Caro Papà, stanotte ti ho sognato... Mi sei apparso giovane e sorridente, nel pieno della forma... Mi leggevi una delle tue poesie! Subito mi sono svegliato e... ti ho perso! E' la terza volta che succede da quando non ci sei più e sempre mi rammarica il fatto che, al tuo apparire, mi sveglio di soprassalto e in me soltanto un brevissimo frammento del nostro incontro..appunto un flash! Ti ho visto in una luce, sorridente mentre mi scandivi i versi di una delle tue poesie che per me è la più bella... Per tanti motivi. Sono certo che ti sei manifestato stanotte perchè ieri ho fatto qualcosa che sicuramente hai apprezzato. Questa tua apparizione mi convince che il Paradiso esiste davvero! Alla prossima...

domenica 5 luglio 2015

La stampa indipendente

Facendo una ricerca su Piano di Sorrento ho ritrovato una copia del giornale "Il Carottese" del 1990 (Gennaio-Febbraio) in cui è stata pubblicata una poesia scritta da Papà intitolata "La stampa indipendente", un tema che, evidentemente, anche allora era molto sentito e non ha mai finito di essere attuale come le considerazioni che possiamo fare dalla lettura di questo brano.

La stampa indipendente
non è fatta di carta.
Non è un quotidiano
nè un settimanale
nè tanto meno un mensile.
La stampa indipendente
non è un manifesto
nè un volantino
nè, tanto meno
la RAI-TV.
Non è un canale privato.
Berlusconi non c'entra.
La stampa indipendente
è la faccia della gente
che torna a casa dal mercato
con la busta di plastica,
che sta in fila negli uffici
senza avere soddisfazione,
che non riesce a quadrare il bilancio,
che non trova medici competenti
nè infermieri premurosi
nè casa per i figli.
La stampa indipendente
è la faccia dei miliardari,
è la faccia dei disoccupati,
è la strada come una jungla
di piccoli e grossi delinquenti,
tra topacci e discariche puzzolenti.
Parlano come stampa indipendente
i prepotenti nei vagoni no smoke,
con i piedacci sui sedili,
e quei giovanottelli alla deriva
che imbrattano i muri
ed amoreggiano stanchi
qua e là come randagi.
La stampa indipendente
è la faccia maligna del potere,
dell'elettore stanco e sfiduciato,
del mafioso destinato alla lupara,
dell'onorevole menefreghista
e sornione
dopo le promesse demagogiche
delle ultime elezioni
(e delle penultime!).
La stampa indipendente
sono gli Italiani
che si insultano a vicenda,
si derubano e si uccidono.
La stampa indipendente
è fatta di fatti
che stanno imparando a leggere
specialmente gli analfabeti. 
Paolo Califano

giovedì 25 giugno 2015

Caro Papà, buon compleanno...

Caro Papà,
oggi avremmo dovuto festeggiare il tuo 86° compleanno, l'occasione sempre attesa per riunirci tutti insieme a casa con Te e Mamma in questo mese di Giugno da sempre un concentrato di feste, compleanni e onomastici, fino al 9 luglio, l'anniversario di matrimonio e ancora il 10 compleanno e onomastico di Silvana aspettando il 26 di luglio per la festa di Sant'Anna. Ma Giugno è stato per tutti noi il mese delle tue feste: il 25 la nascita, il 29 l'onomastico. Puntuale, nel darci appuntamento all'anno venturo, scherzavamo sull'interpretazione esatta da dare alla festa di compleanno: il giorno, cioè, in cui si compie l'anno o piuttosto quello, come sosteneva lo Zio Pasqualino con caparbietà, il giorno in cui si conclude l'anno e si dà praticamente inizio a quello successivo. Se optiamo per quest'ultima interpretazione l'anno scorso allora avremmo festeggiato l'ingresso nell'86° anno d'età spegnendo le candeline dell'85.

sabato 20 giugno 2015

Prolungamento della Circum (da Castellammare a Sorrento) 1973

Ho ritrovato questa Poesia di Papà che nel lontano 1973 denunciava con la sua speciale poetica in carottese il cattivo funzionamento della Circumvesuviana.

Aspettano assettate mmieze 'e stelle,
'ncoppo 'o cenieche 'e mille nuvulelle,
a scavaze, cu 'na cammicia longa,
giuvane, viecchie e criature,
tutti leggiere, ch 'e facce cuntente,
cierte ch e'scelletelle e cierte senza,
cierte cu 'o cerchielle attuorno a capa,
culore d'oro, cu 'e capille bbianche,
e femmene cu 'ddoie bracce poderose,
cu cierte cosce afora, spensierate,
guardanne curiosi ncoppa 'a terra
e aspettano chi esce e saglie in cielo
per dumandà si 'a vita è stata bbella,
come si fosse stata 'nu spettacolo,
'na partita d'o Napule ch'a Roma,
'a gente esce a muntune: dicci comm'era.
Qualcuno ca nun corre tant 'e lesta
responne cu 'na faccia disgustata:
Nun ghieva a pena. E' stata 'na schifezza,
'na puchiarella! Nun ghieva nu' sordo!
'na puchiatella porpete preciso!
C'imme salvate solo l'animella
e ghiamme 'annure 'nnanze 'a Provvidenza.
Curagge - rice San Pietro - 'a stumento
trasite into 'o ristore Eternità:
cca nun ce stanno mbruoglie e delinguneti:
pe' ne vedè quaccuno 'nta stagione
scinnemme co' pulmanne int' o fiern:
se paga 'biglietto 'a riduzione
pe' comitive e per disoccupate,
tutto per concessione 'e chillu cesso
ch'è la Vesuviana sulla Terra.

martedì 9 giugno 2015

Le "Poesie e Favole Umoristiche" di Paolo Califano

Nell'estate del 1982 la Pro Loco di Piano di Sorrento, allora presieduta dal Dr. Ciro Ruggiero, organizzò la manifestazione "E' tutto da ridere", una rassegna dedicata alla comicità, al buon umore, alla sana risata e al genuino divertimento. Per l'occasione Ciro volle che di una serata fosse protagonista Papà con le sue favole e le sue poesie scritte in "carottese". Nel gennaio 1997 lo convinsi a pubblicare in un agevole libretto quelle storie e quelle poesie che conservano intatte la piacevolezza della lettura e un significato, oserei dire, senza tempo. L'opuscolo di 48 pagine contiene 15 Poesie e 20 favole e fu stampato da Lorenzo Piras nella storica tipografia "La Moderna" in via delle Rose. 

sabato 30 maggio 2015

Martedì 2 Giugno alle 18.30 alla Chiesa di Santa Teresa


Martedì 2 Giugno alle ore 18.30
a Piano di Sorrento nella Chiesa di S. Teresa
la moglie Anna Maria, i figli Vincenzo, Teresa,
Giuseppina,Silvana
e Salvator,
la sorella Raffaella, le nuore, i generi e i nipoti
invitano Parenti, Amici e Conoscenti
a unirsi a loro in preghiera per il trigesimo
della scomparsa del carissimo
              PAOLO CALIFANO

"Nessuna perdita, nessuna disillusione
nessuna avversità, nessuna tragedia
ci deve spaventare
o indurre alla disperazione:
nutrendo sempre speranza in Dio,
salviamo e ritroviamo
tutto ed ogni cosa".
P.C.
"Tu fai ritornare i mortali in polvere, dicendo:
"Ritornate, o figli dell'uomo"
(Salmo 90 Libro IV Preghiera di Mosè)

domenica 10 maggio 2015

Ora che ci guardi da lassù...

Questa fotografia è stata scattata il 6 Maggio del 1987 sul molo di Casal Velino (Sa) in occasione di una gita scolastica. Papà accompagnava la classe 1 A e a fare lo scatto fu l'alunna Antonella Ferrara. E' una foto molto bella per la naturalità del suo sguardo e con l'immagine delle nuvole alle spalle che ce lo fanno immaginare vigile a osservarci e a guidarci dal Paradiso.

venerdì 8 maggio 2015

Rigraziamenti per la partecipazione al nostro lutto



Commossa per la straordinaria testimonianza di stima ed affetto, la Famiglia CALIFANO-PORZIO ringrazia tutti quanti hanno partecipato, condividendolo, al loro immenso dolore per la scomparsa del caro PAOLO.
Che la Misericordia di nostro Signore dall’alto dei Cieli possa infondere nei nostri cuori e nelle nostre coscienze la serenità della fede, il conforto della sua parola, la gioia della sua presenza e ci accompagni con la sua infinita bontà lungo il cammino che ha voluto riservarci.

venerdì 1 maggio 2015

Ciao Papà, ciao Professore Califano

Quando a Gennaio scorso le condizioni di salute di Papà sono peggiorate ho avvertito la sensazione, come mai prima, che con mia madre e con i miei fratelli avevamo iniziato un percorso di accompagnamento a questo appuntamento. Allora gli dissi: facciamoci una foto.
Volli così immortalare quel momento, forzando anche un po’ la sua volontà, per cogliere e consegnare alla memoria quel cambio di passo che ha segnato l’inizio del cammino che oggi si conclude.
Con la foto e con uno scritto sviluppai alcune considerazioni sulla mia, anzi sulla nostra esperienza di vita con Papà e col Professore: un’esistenza vissuta nella perenne dimensione della testimonianza di che cosa significa dedicarsi completamente alla famiglia e al lavoro.

giovedì 22 gennaio 2015

Accompagnando Papà...

Penso che questa sia l'ultima fotografia che ho fatto con mio Padre, quasi forzandolo pur di conservare un suo ricordo attuale e di una vita vissuta come testimonianza di dedizione completa alla famiglia e al lavoro, cioè ai suoi allievi che, in tanti, ancora oggi lo ricordano e, quando li incontro, mi chiedono di portare il loro saluto al Professore. La malattia che, subdola e beffarda, l'ha colpito all'improvviso negli ultimi giorni di lavoro alla Scuola Media "G. Amalfi" a Piano di Sorrento, quando mancavano ormai solo pochi giorni alla conclsuione della lunga carriera di docente di lettere, l'ha privato della sua gioia più grande: la libertà
Ne ha sacrificato per sempre l'autonomia, l'indipendenza, la voglia di passeggiare e di guardarsi intorno senza più doversi preoccupare del tempo che passa e dei quotidiani impegni scolastici vissuti al servizio dei ragazzi, i suoi studenti, e della famiglia: mia mamma Anna, mio fratello Salvator e le mie sorelle Teresa, Giuseppina e Silvana.