In meno di 24 ore si sono verificati due episodi di inaudita gravità: la censura ai programmi di approfondimento politico imposta dalla Vigilanza Rai e lo scandalo della Protezione Civile per gli appalti alla Maddalena con il coinvolgimento di Bertolaso quando era prossimo a salire sul carro governativo come Ministro della Repubblica per gli alti meriti conseguiti nelle emergenze nazionali ed internazionali (caso Clinton a parte!). In più col regalo della Protezione Civile SpA che, al di fuori di ogni regola e di ogni controllo, dovrebbe gestire tutto, ma proprio tutto, sulle calamità e sulle emergenze naturali nel nostro Paese. E non è detto che la SpA non nasca lo stesso visto che è all'ordine del giorno della Commissione parlamentare. Procediamo con ordine. La decisione della Commissione di vigilanza RAI è coerente con il modello di società, e con esso di informazione, che promana da queste forze politiche di governo. Con tutti gli sforzi e la buona volontà di voler essere super partes e di non voler assolutamente agire secondo pregiudizio (ma perchè quando un giornalista scrive o parla di un argomento dev'essere sempre considerato di parte?) la decisione mortifica non solo la professionalità degli operatori di comunicazione della TV pubblica pagata dai cittadini con il canone (quelli mediaset invece potranno fare quello che vogliono, tanto lavorano per il Capo), ma altera evidentemente le regole del gioco della politica e delle elezioni: venendo meno il confronto diretto, la contrapposizione di idee, di programmi, di progetti, di opinioni e di critiche si vuole scientemente impedire al cittadino-elettore di farsi un'opinione e di votare operando una scelta.
No, questo per il Governo non dev'essere possibile e tutti i discorsi devono avvenire esclusivamente nelle tribune elettorali con spazi contingentati in rapporto alla rappresentatività parlamentare: quindi nessun confronto di idee...evviva la libertà!
Non credo che la maggioranza degli Italiani abbia letteralmente perduto la ragione da considerare normale questo modo di governare e credo che quando un potere arriva a tanto, cioè a ridurre gli spazi di libertà comunicativa, a impedire la libera circolazione delle idee sui media lo fa solo perchè ha qualcosa, o troppo, da temere!
E veniamo a Bertolaso: indipendentemente dagli esiti dell'inchiesta in cui è coinvolto qui dobbiamo metterci daccordo su un fatto: vogliamo che la giustizia faccia la sua parte (l'inchiesta è scattata, da quel che se ne sa, quasi incidentalmente per intercettazioni diverse) o la vogliamo abolire del tutto?
Perchè non è più possibile che, ogni qualvolta un politico viene indagato, a ragione o a torto, automaticamente scatta il coro delle solidarietà a presciendere, ma soprattutto delle tutele!
Per il semplice cittadino ciò non avviene, non può e non deve avvenire altrimenti qui finisce che ci ammazziamo l'uno con l'altro, come in effetti sta già avvenendo per il sistematico venir meno di senso civico, morale e di rispetto per le leggi e per chi le rappresenta.
Così anche la politica finisce per essere delegittimata e travolta...Attenzione quindi a non scherzare col fuoco perchè inevitabilmente ci si scotta.
Una volta quando la mattina si usciva di casa si salutavano mogli e figli dicendo "...vado a lavorare, ci vediamo stasera". Oggi mi vien da pensare che si saluti dicendo "...vado a rubare" visto che di ladri e di mariuoli ne sono piene le istituzioni a tutti i livelli, le aziende (addirittura il padre del Presidente di Confindustria è indagato per riciclaggio di rifiuti tossici), il sistema Italia.
E quale miracolo ci aspettiamo da questo Paese e da questa gente? Ce lo dica qualcuno se ne ha il coraggio o l'incoscienza!
mercoledì 10 febbraio 2010
martedì 9 febbraio 2010
Censura a RAI3 sui temi politici!
Da pochi minuti si è concluso "Ballarò" su RAI 3 e il Comitato di Vigilanza della RAi ha emesso un comunicato che inibisce la messa in onda di programmi a contenuto politco da qui alle elezioni. In questo modo si inibisce il diritto dei cittadini di essere informati non solo dei temi strettamente connessi alla competizione elettorale, ma anche di quelli inerenti la polemica politica. Se questa non si chiama censura, allora il processo di esclusione della pubblica opinione dal confronto sull'attualità è quasi perfettamente compiuto. Si deve alzare un grido di dolore nei confronti di questo ennesimo sopruso perpetrato dalla nomenclatura politica ai danni della nostra comunità. Solo Governanti corrotti possono pretendere l'ignoranza del popolo, la non conoscenza dei fatti, delle circostanze, degli uomini e delle donne che ogni giorno sopravvivono al processo di manipolazione culturale che attenta alla nostra integrità socio-culturale-sanitario.
L'intrusione sistematica della politica nella quotidianità del cittadino sta producendo un effetto devastante per le coscienze e per la civiltà del nostro tempo, rischiando di mandare all'aria ogni progetto di innovazione in primo luogo culturale del contesto locale.
L'intrusione sistematica della politica nella quotidianità del cittadino sta producendo un effetto devastante per le coscienze e per la civiltà del nostro tempo, rischiando di mandare all'aria ogni progetto di innovazione in primo luogo culturale del contesto locale.
venerdì 5 febbraio 2010
L'ignoranza dei nostri Politici sulla Costituzione, ma non solo... Il problema delle nuove povertà!
Nell'Italia contemporanea la conoscenza della Costituzione è privilegio di pochi stando a quanto ci hanno mostrato in Tv "Le Iene" su Italia1. E' sconcertante assistere ai silenzi e ai maldestri tentativi di ricordare qualche parola della Costituzione da parte di chi invece dovrebbe quotidianamente masticarla e avere con essa quella familiarità per la quale ci si intende al volo quando si parla di norme costituzionali che sono innanzitutto garanzie reali per tutti i cittadini. Invece abbiamo assistito a uno spettacolo a dir poco avvilente, che non può far ben sperare per la cura degli interessi generali da parte di questo personale politico che è trasversalmente e profondamente ignorante. Eppure nelle loro mani abbiamo affidato le sorti del Paese o, meglio,son finire in quelle dei Partiti che, adottando la nuova legge elettorale, hanno espropriato i cittadini anche del diritto di "bocciare" nelle urne gli ignoranti, uomini e donne che giammai dovrebbero e potrebbero occuparsi di governo della cosa pubblica.
E' una colpa gravissima di questo ceto politico di centro-destra e di centro-sinistra condito in tutte le salse, perchè i leader riescono a imporre nella formazioni elettorali i loro sudditi, di qualsiasi risma fatti! Ignoranti, ma soprattutto ladroni, inquisiti, indagati e condannati...Così che il Cittadino onesto e giudiziariamente illibato si chiede: perchè devo continuare a osservare la legge se Parlamentari e Governanti la violano sistematicamente e dai suoi rigori sfuggono e si proteggono?
Insomma il Paese reale è sempre più lontano dal Paese politico, cioè da una grossa famiglia che si nutre di politica, di amministrazione della cosa pubblica, che ricava dalla politica e dai vorticosi business che le girano intorno i propri affari e guadagni. Per questo continuano a infarcire le liste di parenti, amici degli amici, amanti e segretarie (con qualche incidente di percorso come è accaduto al sindaco di Bologna).
Quello che voglio evidenziare è che nell'Italia di oggi è sistematicamente violato, tra i tanti e per esempio, l'articolo 3 della Costituzione repubblicana vigente che recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
La maggioranza degli Italiani, oggi, è privata del diritto di partecipazione alla vita pubblica, presa com'è a districarsi quotidianamente nel difficile esercizio della sopravvivenza! Si sopravvivenza...Perchè in quest'Italia senza lavoro, sempre più improduttiva e godereccia, che affida solo al Superenalotto o alle tante lotterie gratta e vinci e slot machine la possibilità di un riscatto o di un'affermazione, la gente ormai fa i conti con i gravi problemi che ogni giorno gli si presentano innanzi e che richiedono, per essere risolti, disponibilità economiche anche consistenti.
Gli Italiani stanno diventando perciò sempre più poveri e sempre più ignoranti: nell'ignoranza non ci può essere sviluppo, progresso nè crescita e successo...
Questa nomenclatura politica come una sanguisuga ci sta togliendo le residue risorse vitali, ci toglie pure lo studio della geografia ai nostri figli in modo che neanche orientarsi nel proprio Paese e nel mondo sapranno fare senza l'ausilio di un "navigatore satellitare" che, insieme ai tanti telefonini sempre più onnipotenti e a facebook perennemente online, potranno controllare tutto di tutti e per sempre.
Schiavi del progresso e delle scoperte scientifiche, ma sempre più ignoranti e incapaci di provvedere a noi stessi, di ragionare e di capire quanto male ci stanno facendo e soprattutto alle nuove generazioni che neanche se ne accorgono dei furti d'identità e di prospettiva futura di cui loro sono vittime ogni giorno: addirittura col loro stesso consenso mediato da social network, da infernali strumenti ipertecnologici grazie ai quali guardano h24 il Grande Fratello o altre amenità di genere, immaginandoci di vivere in un mondo che vogliono anche sempre più omosessuale. Sin dalla culla, perchè anche la distinzione di genere dobbiammo perdere... in virtù di un progresso sempre più sconcertante ai nostri occhi visto che, in fondo, stiamo chiaramente tutti più male!
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