martedì 1 aprile 2014

Candida Morvillo a Piano di Sorrento...Ritorno alle origini!

Ritorno alle origini....Tre parole sufficienti a sintetizzare l'evento con cui il Comune di Piano di Sorrento e l'intera Penisola Sorrentina si preparano ad accogliere l'illustre concittadina, giornalista e scrittrice, autrice del romanzo "Le stelle non sono lontane" (Ed. Bompiani) che tanto successo di critica e di pubblico sta riscuotendo in Italia grazie al ricco programma di presentazioni.

Le origini di Candida Morvillo sono quelle della Terra di Sorrento, nella Penisola Sorrentina, dove giovanissima ha mosso i primi passi nel mondo dell'informazione curando l'organizzazione di un evento - I Salotti Letterari - che hanno generato un vero e proprio filone culturale legato alla presentazione di libri, con la kermesse "A qualcuno piace...Piano" ideata dall'Assessorato alla Cultura e Turismo. Il "battesimo" di Candida ha luogo nella splendida cornice di Villa Fondi a Piano di Sorrento, con un protagonista d'eccezione: lo scrittore partenopeo Mimì Rea, ospite dei Salotti per presentare la sua "Ninfa Plebea" vincitrice dello Strega.


Inizia con Don Mimì l'avventura professionale di Candida alla scoperta del libro, degli autori, dei loro sentimenti e delle loro sensazioni che diventano storie...Storie uniche e particolari, capaci di animare un confronto e di appassionare. Il ricordo di quel salotto a Villa Fondi con Don Mimì, della pizza gustata al ristorante "El Condor" insieme all'amico Lorenzo Piras e poi il viaggio nella panda bianca di Fabrizio d'Esposito, da Piano di Sorrento a Posilippo con la lunga chiacchierata seduti in auto fino a fare l'alba, è l'incipit di una storia che ha prodotto frutti più unici che rari, emozioni che riescono ancora oggi a dare un senso a una storia forse senza più senso...per quella che sarebbe potuta essere e che invece non è stata! Grazie Candida...per aver spiccato il volo!

sabato 4 gennaio 2014

Quei TRADIMENTI che ci cambiano la vita!

Il 2013 se ne è andato senza che scrivessi qualcosa su questo mio spazio e nonostante scriva tanto e di tutto! Succede che si trascura quello che è nostro...quello che ci appartiene e che vorremmo fosse un diario non troppo segreto utile a sopravvivere in questo tempo reale così difficile, tanto complesso e soprattutto tanto ambiguo. 
Che cosa ci ha lasciato questo 2013? Innanzitutto una consapevolezza aggiornata sul modo e sulla qualità dell'essere uomo, o donna, nelle svariate forme in cui si esprime questa dimensione naturale individuale e collettiva. 
La sensazione è che la crisi, quella che un sistema di superiori e trasversali interessi ci ha imposto di vivere e di sopportare per riscrivere, a proprio uso e consumo, le regole del gioco, sia servita poco o nulla sul piano dell'induzione al cambiamento morale e civile delle nostre comunità.