Il 2013 se ne è andato senza che scrivessi qualcosa su questo mio spazio e nonostante scriva tanto e di tutto! Succede che si trascura quello che è nostro...quello che ci appartiene e che vorremmo fosse un diario non troppo segreto utile a sopravvivere in questo tempo reale così difficile, tanto complesso e soprattutto tanto ambiguo.
Che cosa ci ha lasciato questo 2013? Innanzitutto una consapevolezza aggiornata sul modo e sulla qualità dell'essere uomo, o donna, nelle svariate forme in cui si esprime questa dimensione naturale individuale e collettiva.
La sensazione è che la crisi, quella che un sistema di superiori e trasversali interessi ci ha imposto di vivere e di sopportare per riscrivere, a proprio uso e consumo, le regole del gioco, sia servita poco o nulla sul piano dell'induzione al cambiamento morale e civile delle nostre comunità.
E' in questi momenti, in questi contesti, che la parte più sana e costruttiva di ogni individuo dev'essere in grado di esaltarsi in nome di un'etica del cambiamento che è vitale per la conservazione di equilibri fondamentali.
Invece accade il contrario e aumentano le differenze e con esse le divergenze e ancora di più le contrapposizioni e i rancori fino alle guerre, di ogni tipo e giocate su tutti i campi e a ogni livello e con tutti i mezzi! Forse per questo ho finalmente individuato il titolo per il libro che ho in gestazione da sempre...TRADIMENTI.
Dal primo, più grande e più grave tradimento della storia dell'umanità, la nostra vita quotidiana è scandita di ogni tipo di tradimento: quelli che facciamo a noi stessi, più o meno conscientemente...quelli che ci fanno gli altri, quasi sempre con disinvoltura e soprattutto senza rimpianti!
A che cosa serve un racconto sulla storia e la sulla natura di questi TRADIMENTI? Una domanda che troverà una risposta...la mia risposta...Per capire chi è il tradito e chi il traditore...Con l'auspicio che possa servire a qualcosa e a qualcuno
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