Venerdì 23 novembre ricorre l'anniversario del terremoto dell'80 che tanti danni e tanto dolore arrecò alle nostre popolazioni. Anche la Penisola Sorrentina e Piano di Sorrento in particolare pagarono un prezzo di sangue a un sisma che ha segnato la vita di tante persone in Campania e in Basilicata. Un ricordo che resta indelebile nella mente e nel cuore di chi l'ha vissuto: più difficile invece è trasmetterlo alle nuove generazioni, come avviene per tutti gli eventi, soprattutto tristi, molto distanti nel tempo e di cui ci si sente estranei, ma senza colpa! L'importante però è non smarrirne il ricordo e in questo senso spetta all'informazione fare la propria parte perchè chi ha raccontato quegli eventi, allora come oggi, svolge la funzione di "ricarica del ricordo": anche per questo motivo non deve suonare a scandalo l'iniziativa organizzata presso la sala consiliare del Comune di Piano di Sorrento sui temi dell'informazione e del loro rapporto con la variegata comunità degli interessi: quelli della politica, dei cittadini, della legge.
Il tentativo di deligittimare l'evento posto in essere su FB col pretesto che "mortifica" la ricorrenza del terremoto dell'80 è assolutamente fuori luogo e strumentale al punto da non meritare neanche considerazione. Invece, poichè non abbiamo secondi fini e ci siamo accorti che si cerca di addossare una qualche responsabilità all'Amministrazione, in particolare al Sindaco, per aver "dimenticato" tale data partecipando al dibattito in programma al Comune, è necessario, quale proponente e organizzatore dell'incontro, fare chiarezza. Innanzitutto dicendo che la data del 23 novembre, ancorchè viva nei ricordi di tanti, non è stata consacrata formalmente da nessuno a imperitura celebrazione di questo evento, al punto da far risultare stridente ogni iniziativa che dovesse svolgersi in questa data nel Paese. Anche a Natale o a Pasqua o in ricorrenze laiche celebrate a livello nazionale si organizzano eventi di tutti i generi senza moritificazione alcuna e di chicchessia! Il 23 novembre è quindi una giornata come tutte le altre, tenendo presente che anche tragedie più recenti accadute in qualsiasi altra giornata dell'anno a questo punto imporrebbero uno stop a prescindere allo svolgimento di eventi. In secondo luogo, considerato che gli Ospiti che partecipano al dibattitto su un tema di stringente attualità (teniamo presente che appena giovedì 22 novembre si torna a discutere in aula al Senato della legge di riforma della diffamazione) provengono da diverse città italiane, riuscire a far coincidere tutte le disponibilità non è stato certamente semplice. Quindi ragioni di carattere organizzativo, lavorativo e parlamentare, nonchè giornalistiche hanno dovuto contemperarsi per animare questo confronto a più voci che è tra i primi a livello nazionale con ospiti di primo piano che stanno lavorando, ognuno per la propria parte, per salvaguardare la libertà di informazione nel nostro Paese. Tanto si doveva a chi ha criticato e continua a farlo "giocando" sulla data dell'evento e dimostrando, a voler esser buoni, una miopia culturale e intellettuale, la stessa di chi persevera nell'accusare, in Penisola Sorrentina, giornalisti ed operatori di informazione etichettandoli con l'epiteto di "stampa in livrea", volendo far passare l'idea di un'informazione prona al potere politico. Anche questo signore che si erge a paladino della libertà di espressione e di tutore della legalità compie un esercizio sconvenevole: primo, perchè non ha il coraggio di identificare, nel panorama dei giornalisti cui si riferisce, con nome e cognome quelli che, a suo dire, sarebbero maggiordomi dell'informazione. Secondo perchè omette di dire, nella sua perenne, furiosa ed anche volgare ostilità nei confronti del sindaco di Piano Giovanni Ruggiero - di cui sicuramente non siamo gli avvocati difensori - che tanto rancore è anche motivato dal fatto che Ruggiero non l'ebbe a riconfermare quale difensore civico comunale, incarico assolto per una legislatura e rivendicato alla stregua quasi di un diritto da parte del loquace accusatore di giornalisti e politici. Tant'è che pochi conoscono un episodio precedente al "diniego", cioè alla prima elezione a sindaco di Ruggiero che non gradì gli auguri per l'avvenuta elezione da parte del Censore a lui presentatosi "dona ferentes".Tutto il resto appartiene alla dialettica e alla vis polemica politica che ogni comunicatore e ogni giornalista interpreta secondo attitudini, interessi e anche convenienze in molti casi, come del resto avviene per qualsiasi altra professione. Con il particolare che tutti si sentono giornalisti e perciò in diritto di scrivere qualunque cosa: pochi però conoscono davvero le regole del mestiere, le leggi e soprattutto la deontologia cui i "giornalisti-giornalisti" hanno il dovere di attenersi. Anche per questo abbiamo proposto un confronto aperto, con tecnici e legali dell'informazione, oltre che con attori degli opposti versanti: giornalisti e politici. In più, avendo sensibilità per l'informazione locale e per di più dei cosiddetti opinionisti e blogger (oggi bisogna fare i conti, per fortuna, anche con i nuovi media) abbiamo voluto organizzare un momento di confronto tra gli addetti della Penisola Sorrentina attraverso un Focus che precederà, alle 15.00, la tavola rotonda in programma alle 18.00. Tutto qua, nessuna lesa maestà, nessuna offesa alla memoria, nessuna responsabilità o smemoratezza del Sindaco, nessuna voglia di mortificare chicchessia. Grazie, chi vorrà esserci e a chi vorrà partecipare. Grazie pure a chi non vorrà esserci e non vorrà partecipare: ne avrà le sue buone ragioni! Per quanto ci riguarda pensiamo di aver offerto un'opportunità che, come sempre avviene, la coglie chi si trova nelle condizioni di farlo!
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