Il 2013 se ne è andato senza che scrivessi qualcosa su questo mio spazio e nonostante scriva tanto e di tutto! Succede che si trascura quello che è nostro...quello che ci appartiene e che vorremmo fosse un diario non troppo segreto utile a sopravvivere in questo tempo reale così difficile, tanto complesso e soprattutto tanto ambiguo.
Che cosa ci ha lasciato questo 2013? Innanzitutto una consapevolezza aggiornata sul modo e sulla qualità dell'essere uomo, o donna, nelle svariate forme in cui si esprime questa dimensione naturale individuale e collettiva.
La sensazione è che la crisi, quella che un sistema di superiori e trasversali interessi ci ha imposto di vivere e di sopportare per riscrivere, a proprio uso e consumo, le regole del gioco, sia servita poco o nulla sul piano dell'induzione al cambiamento morale e civile delle nostre comunità.