mercoledì 6 gennaio 2016

La nostra prima nuova Epifania

Questo è il messaggio che Salvator ha inviato a noi altri fratelli in questa prima Epifania senza Papà.


"Cari Fratelli, ricordo che ogni anno nel giorno della Befana provavamo l'emozione di cercare i doni e questo fino a tempi recenti. Grazie Papà, l'emozione non ha prezzo. Quest'anno è diverso, cercheremo altri doni, quelli che Papà ci ha sempre regalto ogni giorno dell'anno come un buon padre di famiglia. Sono l'Amore per la Vita, per Dio, per la Famiglia, per i Figli, per la Natura che ci circonda e soprattutto l'Amore per il Prossimo.

sabato 26 dicembre 2015

Il nostro primo Natale senza Papà

Dal 1960 è questo il primo Natale senza di te, Papà, e la tua assenza ha pesato tanto nonostante abbiamo cercato di non farlo apparire soprattutto a Mamma. Certamente ci hai benedetto da lassù e il tuo presepe è stato fatto, al solito posto, dove sotto il nostro braccio andavi ad inchinarti più volte al giorno per ammirare Giuseppe e Maria col Bambinello antico che per tutti noi è una reliquia che custodiamo gelosamente. Un bambinello antico che abbiamo portato in processione quando vivemo tutti insieme nella nostra casa a Piazza Cota e poi a Via delle Rose.

domenica 1 novembre 2015

Una visita fuori orario...

Festività di tutti i Santi (ci hai insegnato che ci si scambia gli auguri perchè è l'onomastico di tutti), visita al Cimitero per la ricorrenza dei Defunti il 2 Novembre...domani. Non c'ero mai stato di sera al Cimitero per vedere l'effetto che fa a girare tra le tombe dei residenti nell'ultima dimora. Così ho pensato di farti un'altra visita quando mancavano ormai pochi minuti alla chiusura di questa casa molto speciale. Accendere un lumino, recitare un requiem aeternam e trascorrere con te qualche minuto alla vigilia della Festa che domani richiamerà folle di viventi in tutti i Cimiteri allestiti di fiori e di luci, un luogo dove ricordi e affetti alimentano il rito di questa cristiana devozione.

venerdì 14 agosto 2015

L'arancio very nice

"Un arancio era il più bello del giardino, tanto che tutti lo ammiravano, specialmente le straniere quando passavano in comitiva. "Nice! Nice! Very Nice!" esclamavano e si guardavano negli occhi azzurri. Ma ci fu un lungo periodo di siccità, così lungo che molti alberi cominciarono a perdere le foglie, a invecchiare, a imbrutire. Il contadino cercò di salvarli, poi si decise a piantar nuovi alberelli. Il vecchio arancio, turbato dalla bellezza degli aranci giovinetti che lo circondavano carichi di foglie verdi e fiori bianchi e profumati, li ebbe tanto in astio e provò tanto dispetto che le poche foglie rimaste ingiallirono di livore, si accartocciarono e lo stesso tronco si chiuse del tutto alla linfa vitale. Fu così che il contadino decise di tagliarlo e farne legna da rdere per la vicina pizzeria.
Questa favola insegna che non c'è cosa più brutta dei vecchi che non sanno invecchiare". 
(Paolo Califano 1993)

sabato 18 luglio 2015

Stanotte ti ho sognato!

Perchè certi sogni durano il tempo di un flash? Caro Papà, stanotte ti ho sognato... Mi sei apparso giovane e sorridente, nel pieno della forma... Mi leggevi una delle tue poesie! Subito mi sono svegliato e... ti ho perso! E' la terza volta che succede da quando non ci sei più e sempre mi rammarica il fatto che, al tuo apparire, mi sveglio di soprassalto e in me soltanto un brevissimo frammento del nostro incontro..appunto un flash! Ti ho visto in una luce, sorridente mentre mi scandivi i versi di una delle tue poesie che per me è la più bella... Per tanti motivi. Sono certo che ti sei manifestato stanotte perchè ieri ho fatto qualcosa che sicuramente hai apprezzato. Questa tua apparizione mi convince che il Paradiso esiste davvero! Alla prossima...

domenica 5 luglio 2015

La stampa indipendente

Facendo una ricerca su Piano di Sorrento ho ritrovato una copia del giornale "Il Carottese" del 1990 (Gennaio-Febbraio) in cui è stata pubblicata una poesia scritta da Papà intitolata "La stampa indipendente", un tema che, evidentemente, anche allora era molto sentito e non ha mai finito di essere attuale come le considerazioni che possiamo fare dalla lettura di questo brano.

La stampa indipendente
non è fatta di carta.
Non è un quotidiano
nè un settimanale
nè tanto meno un mensile.
La stampa indipendente
non è un manifesto
nè un volantino
nè, tanto meno
la RAI-TV.
Non è un canale privato.
Berlusconi non c'entra.
La stampa indipendente
è la faccia della gente
che torna a casa dal mercato
con la busta di plastica,
che sta in fila negli uffici
senza avere soddisfazione,
che non riesce a quadrare il bilancio,
che non trova medici competenti
nè infermieri premurosi
nè casa per i figli.
La stampa indipendente
è la faccia dei miliardari,
è la faccia dei disoccupati,
è la strada come una jungla
di piccoli e grossi delinquenti,
tra topacci e discariche puzzolenti.
Parlano come stampa indipendente
i prepotenti nei vagoni no smoke,
con i piedacci sui sedili,
e quei giovanottelli alla deriva
che imbrattano i muri
ed amoreggiano stanchi
qua e là come randagi.
La stampa indipendente
è la faccia maligna del potere,
dell'elettore stanco e sfiduciato,
del mafioso destinato alla lupara,
dell'onorevole menefreghista
e sornione
dopo le promesse demagogiche
delle ultime elezioni
(e delle penultime!).
La stampa indipendente
sono gli Italiani
che si insultano a vicenda,
si derubano e si uccidono.
La stampa indipendente
è fatta di fatti
che stanno imparando a leggere
specialmente gli analfabeti. 
Paolo Califano

giovedì 25 giugno 2015

Caro Papà, buon compleanno...

Caro Papà,
oggi avremmo dovuto festeggiare il tuo 86° compleanno, l'occasione sempre attesa per riunirci tutti insieme a casa con Te e Mamma in questo mese di Giugno da sempre un concentrato di feste, compleanni e onomastici, fino al 9 luglio, l'anniversario di matrimonio e ancora il 10 compleanno e onomastico di Silvana aspettando il 26 di luglio per la festa di Sant'Anna. Ma Giugno è stato per tutti noi il mese delle tue feste: il 25 la nascita, il 29 l'onomastico. Puntuale, nel darci appuntamento all'anno venturo, scherzavamo sull'interpretazione esatta da dare alla festa di compleanno: il giorno, cioè, in cui si compie l'anno o piuttosto quello, come sosteneva lo Zio Pasqualino con caparbietà, il giorno in cui si conclude l'anno e si dà praticamente inizio a quello successivo. Se optiamo per quest'ultima interpretazione l'anno scorso allora avremmo festeggiato l'ingresso nell'86° anno d'età spegnendo le candeline dell'85.