All'indomani del voto di fiducia al Governo-Monti sulla manovra "Salva Italia", è utile condividere qualche considerazione con quanti hanno assistito al dibattito parlamentare rendendosi conto della situazione paradossale che viviamo oggi nel nostro Paese. La "supermaggioranza" del Governo ha perduto una sessantina di voti, tra malpancisti e opportunisti di varia specie, i quali delle sorti dell'Italia se ne infischiano. Gli altri hano votato fiducia e manovra soltanto dopo aver messo al riparo dai tagli i propri interessi e quelli dell'elettorato di riferimento. In Italia, ormai è evidente, è impossibile riformare la politica ed eliminare privilegi di casta perchè il Parlamento è letteralmente ostaggio di interessi che poco o nulla hanno a che vedere con quelli del Paese reale. La politica è riuscita a rinviare la riforma delle Province alla loro naturale scadenza, così che gli eletti possono darci dentro da qui a fine mandato per assicurarsi...ogni ben di Dio e per prepararsi qualche altro ambito politico-istituzionale dove traslocare.
Nella previsione della cancellazione delle province, che ci auguriamo non venga più messa in discussione, il Governo ha per esempio ritirato loro la delega alla gestione del ciclo dei rifiuti per cui ai Comuni rimarrà l'entrata della TaRSU e con essa la necessità di assicurare il regolare funzionamento del servizio. Per realtà come quella della Penisola Sorrentina la circostanza è senza dubbio positiva, anche se impone agli Amministratori locali un confronto serio e lungimirante per scongiurare problemi futuri nella raccolta e nello smaltimento. Questo è senza dubbio un problema da mettere in capo agli impegni dell'agenda amministrativa del nuovo anno, anche per far luce sulle contraddizioni emerse sui dati della raccolta evidenziati da un'iniziativa dell'opposizione consiliare a Piano di Sorrento. Ma torniamo all'argomento iniziale della nostra riflessione e alla refrattarietà a riformarsi da parte della politica. Una volta messo a sicuro seggi e prebende degli Amministratori Provinciali, la Casta Parlamentare si è ben guardata dal dare il via libera alla riforma degli stipendi e dei vitalizi (questi ultimi solo in minima parte) adducendo a propria difesa l'autonomia delle Camera a deliberare sulle retribuzioni dei propri rappresentanti. Ci penseranno nel 2012, anche se c'è da crederci poco in un intervento concreto su questo fronte. Tanta di questa gente, troppa per la verità, vive a sbafo della Comunità proprio grazie alle retribuzioni che gli derivano dagli incarichi pubblici ricoperti e si assicura stipendi, buonuscite, pensioni e vitalizi...senza parlare delle ruberie su cui eccellono in gran parte! E' allora possibile che questo Parlamento possa riformare il sistema elettorale grazie al quale questa Casta si è insediata nei gangli vitali dello Stato per occuparlo e depredarlo sistematicamente? Assolutamente no, perchè da destra come da sinistra il "porcellum", cioè l'attuale sistema elettorale, rappresenta la garanzia per assicurarsi un posto in Parlmento con tutto quello che gliene deriva! Riformare il sistema elettorale, per un governo tecnico senza autosufficienza politica, è praticamente impossibile perchè sarebbe una "autocastrazione" della politica, di questa politica che ormai non ha più familiarità con gli elettori e sarebbe non solo imbarazzata, ma incapace di chiedere consenso e voti ad personam, cioè per ciascun candidato. Ancora di più oggi, visto che ognuno di noi sa bene di quanti e di quali privilegi goda un eletto dal popolo! Per questo la spina al Governo-Monti sarà tolta, indifferentemente da destra e da sinistra, non appena si correrà il rischio di riformare il sistema di voto e si andrà alle urne "obtorto collo" annunciando che il nuovo Parlamento dovrà riformare il sistema elettorale e quindi se ne parlerà nel 2019, forse, di tornare a votare scegliendosi il candidato con la preferenza. Nessuno vuole perdere la chance di entrare in Parlamento in carrozza...Anche per questo proliferano i ladri che, così facendo, si accreditano per un posto assicurato in una delle future Camere! La riforma delle lobbies e delle cosiddette Caste professionali è altrettanto impossibile a realizzarsi e sicuramente non se ne farà più nulla perchè la pressione esercitata da questi interessi sulla politica in chiave elettorale è straordinaria! Se ci fosse stato senso di responsabilità nei confronti del Paese in questo momento di gravissima crisi da cui non se ne esce se non passando per un ulteriore e ancor più grave depauperamento della ricchezza del Paese e delle prospettive di sviluppo e di crescita socio-ecnomica, si doveva approfittare proprio del Governo-Monti per riformare questi settori stimolando la concorrenza e la competività pur sempre nel rispetto delle regole, evitando che la "patata bollente" finisse nella mani dei Partiti che, mai e poi mai, saranno in grado di riformare queste Caste: a cominciare dai tassisti che sembrano, o forse sono, una casta intoccabile e potentissima! E lo stesso vale per i notai come per le farmacie: tutti a difendere i propri di interessi a scapito degli altri, tutti a mettere sul piatto della bilancio i voti propri e quelli del sistema di riferimento con relative famiglie, minaccia che puntualmente sortisce l'effetto desiderato cioè l'immoblismo a cambiare! I tassisti sono in grado di bloccare l'Italia...altro che triplice sindacale CGIL-CISL-UIL e mettiamoci pure l'UGL e altre sigle di contorno! Questi sono fatti concreti che il cittadino subisce impotente. Il Governo, questo governo, avrebbe potuto riformare professioni e attività: non facendolo, invece, corriamo il rischio che ciò non avvenga per molti, molti anni ancora...Alla faccia del futuro dei giovani che si vogliono salvaguardare ammazzando però le famiglie, i lavoratori e i pensionati! Il fallimento di Berlusconi e la vergogna che ha prodotto, oltre ai disastri, in Italia e all'estero lo abbiamo sotto gli occhi, lo assaporiamo con i sacrifici che vengono chiesti ai cittadini per fare cassa...altro che per sanare il debito pubblico! Lo spettacolo offerto dalla Lega e da Parlamentari che sono stati anche Ministri di questa nostra repubblica è avvilente...Dobbiamo recuperare un ruolo, come Mezzogiorno, anche nell'elaborazione di una proposta politica e ritornare a occupare ruoli di primo piano con persone perbene e competenti, non con i Cosentino la cui saga familiare descritta per esempio oggi su Repubblica è degna di una sceneggiatura cinematografica in chiave mafiosa! Nonostante una buona dose di populismo forse è bene che Di Pietro e l'Italia dei Valori vadano all'opposizione e denuncino tutto quanto non va nel governo di oggi, oltre che nel Parlmento: il rischio di non avere un'opposizione è troppo alto perchè PD e PDL hanno gli stessi problemi e le stesse ansie per il loro futuro e sono realmente inaffidabili nell'ottica della novità che auspichiamo per uscire dalla crisi! Bersani rompe con Di Pietro solo perchè ne teme la crescita elettorale a spese del suo partito, il PD, ma non comprende che la gente vuole spiegazioni, per esempio, sul caso-Penati e sul sistema di finanziamento illegale che continuaa interessare e coinvolgere il suo partito, a tutti i livelli assimilandolo al PDL più di quanto si immagini! Il linguaggio politico che meglio di ogni altro si adegua al momento è quello di Pierferdinando Casini che riesce a intercettare e a comunicare meglio di qualunque altro il sentimento più diffuso del popolo italiano! I suoi sono ragionamenti seri e coerenti, anche se l'UDC dà spazio a tutti, ma proprio a tutti col rischio di subire un'ulteriore contaminazione: sono tanti, troppi, gli esponenti dell'UDC inquisiti e condannati! A questo punto non ci resta che piangere e sperare che il Padreterno, stanco davvero di questa vergogna italiana, si decida a fare la sua parte in modo risolutivo! A meno che non sia incazzato pure lui per la questione dell'ICI alla Chiesa...Ma almeno ce lo dica...E allora si potrebbe pure soprassedere sul balzello che toglie il sonno al Vaticano purchè le nostre preghiere qualche salutare effetto sull'Italia lo vedano esaudito...per continuare a credere!
Nella previsione della cancellazione delle province, che ci auguriamo non venga più messa in discussione, il Governo ha per esempio ritirato loro la delega alla gestione del ciclo dei rifiuti per cui ai Comuni rimarrà l'entrata della TaRSU e con essa la necessità di assicurare il regolare funzionamento del servizio. Per realtà come quella della Penisola Sorrentina la circostanza è senza dubbio positiva, anche se impone agli Amministratori locali un confronto serio e lungimirante per scongiurare problemi futuri nella raccolta e nello smaltimento. Questo è senza dubbio un problema da mettere in capo agli impegni dell'agenda amministrativa del nuovo anno, anche per far luce sulle contraddizioni emerse sui dati della raccolta evidenziati da un'iniziativa dell'opposizione consiliare a Piano di Sorrento. Ma torniamo all'argomento iniziale della nostra riflessione e alla refrattarietà a riformarsi da parte della politica. Una volta messo a sicuro seggi e prebende degli Amministratori Provinciali, la Casta Parlamentare si è ben guardata dal dare il via libera alla riforma degli stipendi e dei vitalizi (questi ultimi solo in minima parte) adducendo a propria difesa l'autonomia delle Camera a deliberare sulle retribuzioni dei propri rappresentanti. Ci penseranno nel 2012, anche se c'è da crederci poco in un intervento concreto su questo fronte. Tanta di questa gente, troppa per la verità, vive a sbafo della Comunità proprio grazie alle retribuzioni che gli derivano dagli incarichi pubblici ricoperti e si assicura stipendi, buonuscite, pensioni e vitalizi...senza parlare delle ruberie su cui eccellono in gran parte! E' allora possibile che questo Parlamento possa riformare il sistema elettorale grazie al quale questa Casta si è insediata nei gangli vitali dello Stato per occuparlo e depredarlo sistematicamente? Assolutamente no, perchè da destra come da sinistra il "porcellum", cioè l'attuale sistema elettorale, rappresenta la garanzia per assicurarsi un posto in Parlmento con tutto quello che gliene deriva! Riformare il sistema elettorale, per un governo tecnico senza autosufficienza politica, è praticamente impossibile perchè sarebbe una "autocastrazione" della politica, di questa politica che ormai non ha più familiarità con gli elettori e sarebbe non solo imbarazzata, ma incapace di chiedere consenso e voti ad personam, cioè per ciascun candidato. Ancora di più oggi, visto che ognuno di noi sa bene di quanti e di quali privilegi goda un eletto dal popolo! Per questo la spina al Governo-Monti sarà tolta, indifferentemente da destra e da sinistra, non appena si correrà il rischio di riformare il sistema di voto e si andrà alle urne "obtorto collo" annunciando che il nuovo Parlamento dovrà riformare il sistema elettorale e quindi se ne parlerà nel 2019, forse, di tornare a votare scegliendosi il candidato con la preferenza. Nessuno vuole perdere la chance di entrare in Parlamento in carrozza...Anche per questo proliferano i ladri che, così facendo, si accreditano per un posto assicurato in una delle future Camere! La riforma delle lobbies e delle cosiddette Caste professionali è altrettanto impossibile a realizzarsi e sicuramente non se ne farà più nulla perchè la pressione esercitata da questi interessi sulla politica in chiave elettorale è straordinaria! Se ci fosse stato senso di responsabilità nei confronti del Paese in questo momento di gravissima crisi da cui non se ne esce se non passando per un ulteriore e ancor più grave depauperamento della ricchezza del Paese e delle prospettive di sviluppo e di crescita socio-ecnomica, si doveva approfittare proprio del Governo-Monti per riformare questi settori stimolando la concorrenza e la competività pur sempre nel rispetto delle regole, evitando che la "patata bollente" finisse nella mani dei Partiti che, mai e poi mai, saranno in grado di riformare queste Caste: a cominciare dai tassisti che sembrano, o forse sono, una casta intoccabile e potentissima! E lo stesso vale per i notai come per le farmacie: tutti a difendere i propri di interessi a scapito degli altri, tutti a mettere sul piatto della bilancio i voti propri e quelli del sistema di riferimento con relative famiglie, minaccia che puntualmente sortisce l'effetto desiderato cioè l'immoblismo a cambiare! I tassisti sono in grado di bloccare l'Italia...altro che triplice sindacale CGIL-CISL-UIL e mettiamoci pure l'UGL e altre sigle di contorno! Questi sono fatti concreti che il cittadino subisce impotente. Il Governo, questo governo, avrebbe potuto riformare professioni e attività: non facendolo, invece, corriamo il rischio che ciò non avvenga per molti, molti anni ancora...Alla faccia del futuro dei giovani che si vogliono salvaguardare ammazzando però le famiglie, i lavoratori e i pensionati! Il fallimento di Berlusconi e la vergogna che ha prodotto, oltre ai disastri, in Italia e all'estero lo abbiamo sotto gli occhi, lo assaporiamo con i sacrifici che vengono chiesti ai cittadini per fare cassa...altro che per sanare il debito pubblico! Lo spettacolo offerto dalla Lega e da Parlamentari che sono stati anche Ministri di questa nostra repubblica è avvilente...Dobbiamo recuperare un ruolo, come Mezzogiorno, anche nell'elaborazione di una proposta politica e ritornare a occupare ruoli di primo piano con persone perbene e competenti, non con i Cosentino la cui saga familiare descritta per esempio oggi su Repubblica è degna di una sceneggiatura cinematografica in chiave mafiosa! Nonostante una buona dose di populismo forse è bene che Di Pietro e l'Italia dei Valori vadano all'opposizione e denuncino tutto quanto non va nel governo di oggi, oltre che nel Parlmento: il rischio di non avere un'opposizione è troppo alto perchè PD e PDL hanno gli stessi problemi e le stesse ansie per il loro futuro e sono realmente inaffidabili nell'ottica della novità che auspichiamo per uscire dalla crisi! Bersani rompe con Di Pietro solo perchè ne teme la crescita elettorale a spese del suo partito, il PD, ma non comprende che la gente vuole spiegazioni, per esempio, sul caso-Penati e sul sistema di finanziamento illegale che continuaa interessare e coinvolgere il suo partito, a tutti i livelli assimilandolo al PDL più di quanto si immagini! Il linguaggio politico che meglio di ogni altro si adegua al momento è quello di Pierferdinando Casini che riesce a intercettare e a comunicare meglio di qualunque altro il sentimento più diffuso del popolo italiano! I suoi sono ragionamenti seri e coerenti, anche se l'UDC dà spazio a tutti, ma proprio a tutti col rischio di subire un'ulteriore contaminazione: sono tanti, troppi, gli esponenti dell'UDC inquisiti e condannati! A questo punto non ci resta che piangere e sperare che il Padreterno, stanco davvero di questa vergogna italiana, si decida a fare la sua parte in modo risolutivo! A meno che non sia incazzato pure lui per la questione dell'ICI alla Chiesa...Ma almeno ce lo dica...E allora si potrebbe pure soprassedere sul balzello che toglie il sonno al Vaticano purchè le nostre preghiere qualche salutare effetto sull'Italia lo vedano esaudito...per continuare a credere!
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