Questo è il mio ultimo lavoro col quale ho acceso i riflettori su un tema di scottante attualità e sul quale ho inteso stimolare una riflessione. Di cosa si tratta lo spiego in questa intervista pubblicata sul settimanale AGORA' del 3 Luglio 2021.
Da mesi le piazze di Sorrento e Vico Equense ribollono per le proteste civiche contro le criticità dell'assistenza ospedaliera nei i due nosocomi peninsulari dove accanto a ritardi nella ristrutturazione degli immobili e nella riorganizzazione dei reparti si è aggiunta un forte deficit di sanitari in servizio, in particolar modo nella Rianimazione. Proteste e contestazioni rivolte anche all'indirizzo della Regione Campania che ha in corso il progetto esecutivo dell'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, un'opera di 65 milioni di euro che sorgerà a Sant'Agnello i cui lavori potrebbero aver inizio tra la fine dell'anno e gli inizi del 2022 per concludersi entro due anni secondo i piani del governatore Vincenzo De Luca.
Come nasce l'idea di questa pubblicazione dedicata alla sanità peninsulare?
"Ci stavo lavorando dall'anno scorso per fare un'analisi sul sistema sanitario locale alla luce dell'avvento della pandemia. Poi rimasi vittima io stesso della covid-19 per cui dovetti sospendere il lavoro, dopodiché ho scritto il book della mia esperienza pubblicando "Faccia a Faccia col Covid" che ha ottenuto una rilevante attenzione anche dai media nazionali tanto che Tv2000 gli ha dedicato un servizio televisivo. Ho quindi rimesso mano agli appunti che avevo lasciati in un cassetto per realizzare questo lavoro con l'obiettivo di dare un'informazione più precisa sullo stato dell'arte in Costiera per quanto riguarda la sanità, ma inquadrando il tutto nella vicenda pandemica, negli effetti che ha prodotto e nella prospettiva della sanità che verrà e che vede proprio la Penisola Sorrentina al centro di un importante intervento destinato a rivoluzionare l'assistenza sanitaria ospedaliera non solo a livello distrettuale, ma in tutta l'Asl Napoli 3 Sud".
Qual è il filo conduttore di questo book fresco di stampa?
"Si parte dal titolo, Salute&Sanità, che sono le due facce della stessa medaglia, ma che definiscono due diverse situazioni sulle quali a mio avviso occorre soffermarsi da parte dei cittadini-utenti del servizio sanitario pubblico e soprattutto da parte della politica territoriale, regionale e ovviamente sanitaria. Il termine "salute" rappresenta uno status dell'individuo che è di natura medico-sanitaria e socio-economica. E sono interdipendenti come ci ha dimostrato proprio la pandemia che ha provocato conseguenze sul piano della salute e quindi del benessere psico-fisico, ma nello stesso tempo anche su quello socio-economico per i rilevanti effetti che la covid-19 ha determinato nei rapporti interpersonali a tutti i livelli e su quelli economici e che ancora paghiamo e pagheremo per il futuro con ovvie differenze che accrescono le disuguaglianze per cui massima dev'essere l'attenzione e l'impegno della classe politica e amministrativa locale e regionale per rispondere adeguatamente a questa sfida epocale. Partendo da questa considerazione ho svolto una sintetica analisi del contesto nel quale si sono trovate ad operare la direzione generale e sanitaria dell'Asl, con tutte le loro articolazioni, tenendo presente che la pandemia è scoppiata a distanza di qualche mese dalla fine del commissariamento decennale della sanità regionale da parte del Governo e dalla nomina del nuovo direttore generale, l'ing. Gennaro Sosto, che è uno dei più autorevoli e apprezzati tecnici del settore a livello nazionale. Se consideriamo i tagli di risorse e di personale che si sono dovuti fare nel decennio di commissariamento con una riduzione di 15mila unità di addetti tra sanitari e infermieri la crisi che ne è conseguita era inevitabile. Se ci aggiungiamo gli sperperi e i latrocini di cui è rimasta vittima la sanità campana e anche l'Asl il disastro da cui si è dovuti ripartire è un dato oggettivo e non trascurabile".
E la politica che ruolo ha avuto e ha in tutto questo?
"La politica ha le sue forti responsabilità, naturalmente, non nascondiamocelo perché non si è lavorato, come scrivo nel saggio, per emancipare la sanità da una subalternità politica a vantaggio dell'eccellenza, della qualità. Va anche detto però che in questo decennio di forte crisi si sono gettate le basi per l'Ospedale Unico che rappresenta l'unica, vera svolta per dare soluzione e dignità all'assistenza ospedaliera pubblica e non solo nella Penisola Sorrentina. Ormai si lavora a ritmi serrati per completare la progettazione esecutiva e questo non può che rallegrare qualunque persona di buon senso: avere un ospedale nuovo di zecca, moderno, un Dea di primo livello dotato di tutto quello che serve sul piano tecnologico e delle risorse umane e professionali significa poter guardare con ottimismo alla sanità di un futuro che non è neanche tanto lontano, anzi! Si tratta dell'opera più importante e imponente una volta che sarà realizzata i cui benefici sono fuori discussione. Prima di essa c'è stato il Depuratore di Punta Gradelle che, dopo decenni, ha visto la luce: pur con tutti i limiti dell'impianto, esso ha rappresentato la svolta per la tutela del mare. Anche per il depuratore ci furono ostilità civiche e politiche, Vico Equense contestava il fatto che dovesse sopportare sul proprio territorio un impianto del genere, i fanghi da smaltire: l'anno scorso ha ottenuto la bandiera blu, riconfermata quest'anno, così come Piano di Sorrento e Sorrento che vantano già un curriculum di 4 bandiere Fee. Questo per dire che le sfide vanno giocate guardando lontano, non fermandosi al momento e soprattutto superando visioni e comportamenti municipalistici che non hanno ragion d'essere in materia di ambiente e programmazione urbanistica, di mobilità e di sanità".
Il saggio è dedicato alla memoria del dottor Paolo Castellano recentemente scomparso a causa del coronavirus
La recensione di Vincenzo Aiello
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