Mancano meno di 12 ore al 53° voto di fiducia parlamentare al Governo-Berlusconi, questa volta all'indomani di un brutto incidente occorsogli con la bocciatura della legge di bilancio, voto il cui esito avrebbe richiesto, secondo consolidata prassi parlamentare, la salita al Colle del Premier per rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Il quale a sua volta, sempre secondo prassi, avrebbe invitato il Presidente del Consiglio a verificare in Parlamento, con un voto di fiducia, l'esistenza o meno della sua maggioranza.
Berlusconi invece ha fatto l'ennesimo strappo alle regole recandosi in Parlamento senza il formale passaggio delle dimissioni per il terrore che ha di perdere la poltrona di Capo del Governo e consapevole degli effetti, inevitabili, che in caso di caduta del Governo, deriverebbero sulla sua persona.