Per la prima volta dopo tanti anni domani non saluteremo l'anno vecchio e non brinderemo all'anno nuovo insieme all'amico e collega Lorenzo Piras nella storica tipografia "La Moderna" in via delle Rose.
Un appuntamento, quello delle 18.30 del 31 dicembre di ogni anno, nato quasi per caso ma assurto al rango di un vero e proprio rito, semplice ma carico di significati: innanzitutto quello della semplicità e della bontà di spirito dei padroni di casa, Lorenzo e di sua moglie Dora, che ha sanamente contaminato una schiera di amici sempre più numerosa ed entusiasta.
La saracinesca de "La Moderna" resterà perciò chiusa questo 31 dicembre 2009, come lo è da una decina di giorni a questa parte...Questa assenza diventa tanto più rumorosa da renderci per la prima volta veramente consapevoli del significato e del valore di questo gesto - il brindisi - e del suo contorno fatto di strette di mano, di abbracci e sorrisi, di auguri e di in bocca al lupo per l'anno che bussa alle porte!
In questi ultimi anni il sindaco di Piano, Giovanni Ruggiero, si è unito alla folta compagnia...Il brindisi ha così acquisito anche un tocco di istituzionalità, meritato e ancora più gradito perchè non richiesto, frutto soltanto di una forte sensibilità del primo cittadino che ha saputo riconoscere a Piras e al suo entourage quel ruolo di anima critica della comunità locale, sale prezioso per la partecipazione democratica del cittadino alla vita delle istituzioni locali.
Oggi preghiamo il Signore affincè Lorenzo riesca a vincerla questa difficile prova e possa al più presto rialzare quella saracinesca di via delle rose che rappresenta una luce nella notte del pensiero in un mondo sempre più restio a ragionare e a capire.
In tutti questi anni abbiamo potuto non solo conoscere, ma apprezzare la ruvidità caratteriale dell'amico Lorenzo la cui strenua lealtà e amicizia rappresentano qualità non più reperibili sul mercato delle moderne relazioni umane. Il nostro brindisi è perciò un auspicio affinchè Egli possa recuperare quella condizione di salute che gli consenta di continuare a dare tanto a tutti noi e a chiunque, vestito di umiltà, ne sappia apprezzare la straordinaria carica umana, morale e spirituale...
Si, anche spirituale...Perchè soltanto in un animo aperto, disponibile, scevro da pregiudizi pur nell'intransigenza morale più assoluta si realizzano le condizioni ideali per dare accoglienza in sè agli altri.
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