Penso che questa sia l'ultima fotografia che ho fatto con mio Padre, quasi forzandolo pur di conservare un suo ricordo attuale e di una vita vissuta come testimonianza di dedizione completa alla famiglia e al lavoro, cioè ai suoi allievi che, in tanti, ancora oggi lo ricordano e, quando li incontro, mi chiedono di portare il loro saluto al Professore. La malattia che, subdola e beffarda, l'ha colpito all'improvviso negli ultimi giorni di lavoro alla Scuola Media "G. Amalfi" a Piano di Sorrento, quando mancavano ormai solo pochi giorni alla conclsuione della lunga carriera di docente di lettere, l'ha privato della sua gioia più grande: la libertà.
Ne ha sacrificato per sempre l'autonomia, l'indipendenza, la voglia di passeggiare e di guardarsi intorno senza più doversi preoccupare del tempo che passa e dei quotidiani impegni scolastici vissuti al servizio dei ragazzi, i suoi studenti, e della famiglia: mia mamma Anna, mio fratello Salvator e le mie sorelle Teresa, Giuseppina e Silvana.